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Giacomo
Bibbia CEI 2008
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La Sacra Bibbia (testo CEI 2008)
Versione non commerciabile. E’ gradita invece la riproduzione a fine di evangelizzazione
www.laparola.it
LETTERA DI GIACOMO
1 1Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù che sono
nella diaspora, salute.
2Considerate perfetta letizia, miei fratelli, quando subite
ogni sorta di prove,
3sapendo che la vostra fede, messa alla prova, produce
pazienza.
4E la pazienza completi l’opera sua in voi, perché siate perfetti e integri,
senza mancare di nulla.
5Se qualcuno di voi è privo di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti con
semplicità e senza condizioni, e gli sarà data.
6La domandi però con fede, senza
esitare, perché chi esita somiglia all’onda del mare, mossa e agitata dal vento.
7Un
uomo così non pensi di ricevere qualcosa dal Signore:
8è un indeciso, instabile in
tutte le sue azioni.
9Il fratello di umili condizioni sia fiero di essere innalzato, 10il ricco, invece, di
essere abbassato, perché come fiore d’erba passerà.
11Si leva il sole col suo ardore e
fa seccare l’erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così
anche il ricco nelle sue imprese appassirà.
12Beato l’uomo che resiste alla tentazione perché, dopo averla superata,
riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.
13Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non
può essere tentato al male ed egli non tenta nessuno.
14Ciascuno piuttosto è tentato
dalle proprie passioni, che lo attraggono e lo seducono;
15poi le passioni
concepiscono e generano il peccato, e il peccato, una volta commesso, produce la
morte.
16Non ingannatevi, fratelli miei carissimi; 17ogni buon regalo e ogni dono
perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui
non c’è variazione né ombra di cambiamento.
18Per sua volontà egli ci ha generati
per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.
19Lo sapete, fratelli miei carissimi: ognuno sia pronto ad ascoltare, lento a
parlare e lento all’ira.
20Infatti l’ira dell’uomo non compie ciò che è giusto davanti a
Dio.
21Perciò liberatevi da ogni impurità e da ogni eccesso di malizia, accogliete con
docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza.
22Siate di
quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi
stessi;
23perché, se uno ascolta la Parola e non la mette in pratica, costui somiglia a
un uomo che guarda il proprio volto allo specchio:
24appena si è guardato, se ne va,
e subito dimentica come era.
25Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la
legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come
uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.
26Se qualcuno ritiene di essere religioso, ma non frena la lingua e inganna così
il suo cuore, la sua religione è vana.
27Religione pura e senza macchia davanti a Dio
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Bibbia CEI 2008
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Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi
contaminare da questo mondo.
2 1Fratelli miei, la vostra fede nel Signore nostro Gesù Cristo, Signore della
gloria, sia immune da favoritismi personali.
2Supponiamo che, in una delle vostre
riunioni, entri qualcuno con un anello d’oro al dito, vestito lussuosamente, ed entri
anche un povero con un vestito logoro.
3Se guardate colui che è vestito
lussuosamente e gli dite: «Tu siediti qui, comodamente», e al povero dite: «Tu
mettiti là, in piedi», oppure: «Siediti qui ai piedi del mio sgabello»,
4non fate forse
discriminazioni e non siete giudici dai giudizi perversi?
5Ascoltate, fratelli miei carissimi: Dio non ha forse scelto i poveri agli occhi
del mondo, che sono ricchi nella fede ed eredi del Regno, promesso a quelli che lo
amano?
6Voi invece avete disonorato il povero! Non sono forse i ricchi che vi
opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali?
7Non sono loro che bestemmiano il
bel nome che è stato invocato sopra di voi?
8Certo, se adempite quella che, secondo
la Scrittura, è la legge regale:
Amerai il prossimo tuo come te stesso, fate bene. 9Ma
se fate favoritismi personali, commettete un peccato e siete accusati dalla Legge
come trasgressori.
10Poiché chiunque osservi tutta la Legge, ma la trasgredisca
anche in un punto solo, diventa colpevole di tutto;
11infatti colui che ha detto: Non
commettere adulterio
, ha detto anche: Non uccidere. Ora se tu non commetti
adulterio, ma uccidi, ti rendi trasgressore della Legge.
12Parlate e agite come
persone che devono essere giudicate secondo una legge di libertà, perché
13il
giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà avuto misericordia. La
misericordia ha sempre la meglio sul giudizio.
14A che serve, fratelli miei, se uno dice di avere fede, ma non ha le opere?
Quella fede può forse salvarlo?
15Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e
sprovvisti del cibo quotidiano
16e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace,
riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, a che cosa
serve?
17Così anche la fede: se non è seguita dalle opere, in se stessa è morta. 18Al
contrario uno potrebbe dire: «Tu hai la fede e io ho le opere; mostrami la tua fede
senza le opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede».
19Tu credi che c’è un
Dio solo? Fai bene; anche i demòni lo credono e tremano!
20Insensato, vuoi capire
che la fede senza le opere non ha valore?
21Abramo, nostro padre, non fu forse
giustificato per le sue opere, quando offrì Isacco, suo figlio, sull’altare?
22Vedi: la
fede agiva insieme alle opere di lui, e per le opere la fede divenne perfetta.
23E si
compì la Scrittura che dice:
Abramo credette a Dio e gli fu accreditato come
giustizia
, ed egli fu chiamato amico di Dio. 24Vedete: l’uomo è giustificato per le
opere e non soltanto per la fede.
25Così anche Raab, la prostituta, non fu forse
giustificata per le opere, perché aveva dato ospitalità agli esploratori e li aveva fatti
ripartire per un’altra strada?
26Infatti come il corpo senza lo spirito è morto, così
anche la fede senza le opere è morta.
3 1Fratelli miei, non siate in molti a fare da maestri, sapendo che riceveremo un
giudizio più severo:
2tutti infatti pecchiamo in molte cose. Se uno non pecca nel
parlare, costui è un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo.
3Se
mettiamo il morso in bocca ai cavalli perché ci obbediscano, possiamo dirigere
anche tutto il loro corpo.
4Ecco, anche le navi, benché siano così grandi e spinte da
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venti gagliardi, con un piccolissimo timone vengono guidate là dove vuole il pilota.
5Così anche la lingua: è un membro piccolo ma può vantarsi di grandi cose. Ecco:
un piccolo fuoco può incendiare una grande foresta!
6Anche la lingua è un fuoco, il
mondo del male! La lingua è inserita nelle nostre membra, contagia tutto il corpo e
incendia tutta la nostra vita, traendo la sua fiamma dalla Geènna.
7Infatti ogni
sorta di bestie e di uccelli, di rettili e di esseri marini sono domati e sono stati
domati dall’uomo,
8ma la lingua nessuno la può domare: è un male ribelle, è piena
di veleno mortale.
9Con essa benediciamo il Signore e Padre e con essa
malediciamo gli uomini fatti a somiglianza di Dio.
10Dalla stessa bocca escono
benedizione e maledizione. Non dev’essere così, fratelli miei!
11La sorgente può
forse far sgorgare dallo stesso getto acqua dolce e amara?
12Può forse, miei fratelli,
un albero di fichi produrre olive o una vite produrre fichi? Così una sorgente salata
non può produrre acqua dolce.
13Chi tra voi è saggio e intelligente? Con la buona condotta mostri che le sue
opere sono ispirate a mitezza e sapienza.
14Ma se avete nel vostro cuore gelosia
amara e spirito di contesa, non vantatevi e non dite menzogne contro la verità.
15Non è questa la sapienza che viene dall’alto: è terrestre, materiale, diabolica;
16perché dove c’è gelosia e spirito di contesa, c’è disordine e ogni sorta di cattive
azioni.
17Invece la sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite,
arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale e sincera.
18Per
coloro che fanno opera di pace viene seminato nella pace un frutto di giustizia.
4 1Da dove vengono le guerre e le liti che sono in mezzo a voi? Non vengono
forse dalle vostre passioni che fanno guerra nelle vostre membra?
2Siete pieni di
desideri e non riuscite a possedere; uccidete, siete invidiosi e non riuscite a
ottenere; combattete e fate guerra! Non avete perché non chiedete;
3chiedete e non
ottenete perché chiedete male, per soddisfare cioè le vostre passioni.
4Gente
infedele! Non sapete che l’amore per il mondo è nemico di Dio?
Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio.
5O forse
pensate che invano la Scrittura dichiari: «Fino alla gelosia ci ama lo Spirito, che
egli ha fatto abitare in noi»?
6Anzi, ci concede la grazia più grande; per questo dice:
Dio resiste ai superbi,
agli umili invece dà la sua grazia
.
7Sottomettetevi dunque a Dio; resistete al diavolo, ed egli fuggirà lontano da
voi.
8Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinerà a voi. Peccatori, purificate le vostre
mani; uomini dall’animo indeciso, santificate i vostri cuori.
9Riconoscete la vostra
miseria, fate lutto e piangete; le vostre risa si cambino in lutto e la vostra allegria in
tristezza.
10Umiliatevi davanti al Signore ed egli vi esalterà.
11Non dite male gli uni degli altri, fratelli. Chi dice male del fratello, o giudica
il suo fratello, parla contro la Legge e giudica la Legge. E se tu giudichi la Legge,
non sei uno che osserva la Legge, ma uno che la giudica.
12Uno solo è legislatore e
giudice, Colui che può salvare e mandare in rovina; ma chi sei tu, che giudichi il
tuo prossimo?
13E ora a voi, che dite: «Oggi o domani andremo nella tal città e vi passeremo
un anno e faremo affari e guadagni»,
14mentre non sapete quale sarà domani la
vostra vita! Siete come vapore che appare per un istante e poi scompare.
15Dovreste
dire invece: «Se il Signore vorrà, vivremo e faremo questo o quello».
16Ora invece vi
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vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere è iniquo. 17Chi dunque
sa fare il bene e non lo fa, commette peccato.
5 1E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi!
2Le vostre ricchezze sono marce, 3i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il
vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si
alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato
tesori per gli ultimi giorni!
4Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle
vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono
giunte
agli orecchi del Signore onnipotente. 5Sulla terra avete vissuto in mezzo a
piaceri e delizie, e vi siete ingrassati
per il giorno della strage. 6Avete condannato e
ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.
7Siate dunque costanti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Guardate
l’agricoltore: egli aspetta con costanza il prezioso frutto della terra finché abbia
ricevuto le prime e le ultime piogge.
8Siate costanti anche voi, rinfrancate i vostri
cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
9Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli
altri, per non essere giudicati; ecco, il giudice è alle porte.
10Fratelli, prendete a
modello di sopportazione e di costanza i profeti che hanno parlato nel nome del
Signore.
11Ecco, noi chiamiamo beati quelli che sono stati pazienti. Avete udito
parlare della pazienza di Giobbe e conoscete la sorte finale che gli riserbò il
Signore, perché il Signore è ricco di misericordia e di compassione.
12Soprattutto, fratelli miei, non giurate né per il cielo, né per la terra e non
fate alcun altro giuramento. Ma il vostro «sì» sia sì, e il vostro «no» no, per non
incorrere nella condanna.
13Chi tra voi è nel dolore, preghi; chi è nella gioia, canti inni di lode. 14Chi è
malato, chiami presso di sé i presbìteri della Chiesa ed essi preghino su di lui,
ungendolo con olio nel nome del Signore.
15E la preghiera fatta con fede salverà il
malato: il Signore lo solleverà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati.
16Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri per
essere guariti. Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto.
17Elia era un uomo
come noi: pregò intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre
anni e sei mesi.
18Poi pregò di nuovo e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il
suo frutto.
19Fratelli miei, se uno di voi si allontana dalla verità e un altro ve lo riconduce,
20costui sappia che chi riconduce un peccatore dalla sua via di errore lo salverà
dalla morte e
coprirà una moltitudine di peccati.

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