labacheka


Vai ai contenuti

Matteo

bibbia nuovo testamento > Vangeli



La Sacra Bibbia (testo CEI 2008)
Versione non commerciabile. E’ gradita invece la riproduzione a fine di evangelizzazione
www.laparola.it
VANGELO SECONDO MATTEO
1 1Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. 2Abramo generò
Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli,
3Giuda
generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram,
4Aram
generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon,
5Salmon
generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse,
6Iesse generò
il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria,
7Salomone
generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf,
8Asaf generò Giòsafat,
Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia,
9Ozia generò Ioatàm, Ioatàm generò
Acaz, Acaz generò Ezechia,
10Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos,
Amos generò Giosia,
11Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della
deportazione in Babilonia.
12Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatièl, Salatièl generò
Zorobabele,
13Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò
Azor,
14Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, 15Eliùd
generò Eleazar, Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe,
16Giacobbe
generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo.
17In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da
Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in
Babilonia a Cristo quattordici.
18Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di
Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello
Spirito Santo.
19Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla
pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
20Mentre però stava considerando
queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse:
«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti
il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo;
21ella darà alla luce un
figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
22Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal
Signore per mezzo del profeta:
23Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
a lui sarà dato il nome di Emmanuele
,
che significa
Dio con noi. 24Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli
aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa;
25senza che egli la
conoscesse, ella diede alla luce un figlio ed egli lo chiamò Gesù.

2 1Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi
vennero da oriente a Gerusalemme
2e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei
Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo».
3All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4Riuniti
tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui
doveva nascere il Cristo.
5Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è
scritto per mezzo del profeta:
6E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non
sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda:
da te infatti uscirà un capo
che sarà il pastore del mio popolo, Israele
».
7Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza
il tempo in cui era apparsa la stella
8e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e
informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo
sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».
9Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li
precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino.
10Al
vedere la stella, provarono una gioia grandissima.
11Entrati nella casa, videro il
bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro
scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra.
12Avvertiti in sogno di non
tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.
13Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a
Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto
e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per
ucciderlo».
14Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto,
15dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto
dal Signore per mezzo del profeta:
Dall’Egitto ho chiamato mio figlio.
16Quando Erode si accorse che i Magi si erano presi gioco di lui, si infuriò e
mandò a uccidere tutti i bambini che stavano a Betlemme e in tutto il suo territorio
e che avevano da due anni in giù, secondo il tempo che aveva appreso con esattezza
dai Magi.
17Allora si compì ciò che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:
18Un grido è stato udito in Rama,
un pianto e un lamento
grande:
Rachele piange i suoi figli
e non vuole essere consolata,
perché non sono più
.
19Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in
Egitto
20e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra
d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino».
21Egli si
alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele.
22Ma, quando
venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode,
ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea
23e
andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato
detto per mezzo dei profeti: «Sarà chiamato Nazareno».
3 1In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea
2dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!».
3Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i
suoi sentieri!
4E lui, Giovanni, portava un vestito di peli di cammello e una cintura di pelle
attorno ai fianchi; il suo cibo erano cavallette e miele selvatico.
5Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la zona lungo il Giordano
accorrevano a lui
6e si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i
loro peccati.
7Vedendo molti farisei e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza
di vipere! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire all’ira imminente?
8Fate dunque
un frutto degno della conversione,
9e non crediate di poter dire dentro di voi:
“Abbiamo Abramo per padre!”. Perché io vi dico che da queste pietre Dio può
suscitare figli ad Abramo.
10Già la scure è posta alla radice degli alberi; perciò ogni
albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco.
11Io vi battezzo
nell’acqua per la conversione; ma colui che viene dopo di me è più forte di me e io
non sono degno di portargli i sandali; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.
12Tiene in mano la pala e pulirà la sua aia e raccoglierà il suo frumento nel granaio,
ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
13Allora Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi
battezzare da lui.
14Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho
bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?».
15Ma Gesù gli rispose:
«Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo
lasciò fare.
16Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i
cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di
lui.
17Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui
ho posto il mio compiacimento».
4 1Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal
diavolo.
2Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame.
3Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre
diventino pane».
4Ma egli rispose: «Sta scritto:
Non di solo pane vivrà l’uomo,
ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio
».
5Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del
tempio
6e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo
ed essi ti porteranno sulle loro mani

perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
7Gesù gli rispose: «Sta scritto anche:
Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».
8Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i
regni del mondo e la loro gloria
9e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se,
gettandoti ai miei piedi, mi adorerai».
10Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana!
Sta scritto infatti:
Il Signore, Dio tuo, adorerai:
a lui solo renderai culto
».
11Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo
servivano.
12Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea,
13lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di
Zàbulon e di Nèftali,
14perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del
profeta Isaia:
15Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,
sulla via del mare, oltre il Giordano,
Galilea delle genti!
16Il popolo che abitava nelle tenebre
vide una grande luce,
per quelli che abitavano in regione e ombra di morte
una luce è sorta
.
17Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno
dei cieli è vicino».
18Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone,
chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti
pescatori.
19E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». 20Ed essi
subito lasciarono le reti e lo seguirono.
21Andando oltre, vide altri due fratelli,
Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a
Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò.
22Ed essi subito lasciarono
la barca e il loro padre e lo seguirono.
23Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe,
annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità
nel popolo.
24La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i
malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed
egli li guarì.
25Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da
Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
5 1Vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i
suoi discepoli.
2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
3«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.

4Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo,
diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.
12Rallegratevi
ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti
perseguitarono i profeti che furono prima di voi.
13Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si
renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra
un monte,
15né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul
candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa.
16Così risplenda la vostra
luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al
Padre vostro che è nei cieli.
17Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono
venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
18In verità io vi dico: finché non
siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della
Legge, senza che tutto sia avvenuto.
19Chi dunque trasgredirà uno solo di questi
minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo
nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande
nel regno dei cieli.
20Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei
farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
21Avete inteso che fu detto agli antichi: Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà
essere sottoposto al giudizio.
22Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio
fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà
essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della
Geènna.
23Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha
qualche cosa contro di te,
24lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a
riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
25Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui,
perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga
gettato in prigione.
26In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato
fino all’ultimo spicciolo!

27Avete inteso che fu detto: Non commetterai adulterio. 28Ma io vi dico:
chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel
proprio cuore.
29Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti
conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo
venga gettato nella Geènna.
30E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo,
tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra,
piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna.
31Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. 32Ma
io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima,
la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio.
33Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma
adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”.
34Ma io vi dico: non giurate affatto,
né per il cielo, perché è il trono di Dio,
35né per la terra, perché è lo sgabello dei
suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re.
36Non giurare
neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo
capello.
37Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno.
38Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. 39Ma io vi
dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia
destra, tu pórgigli anche l’altra,
40e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la
tunica, tu lascia anche il mantello.
41E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per
un miglio, tu con lui fanne due.
42Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un
prestito non voltare le spalle.
43Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico.
44Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano,
45affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui
cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
46Infatti, se amate quelli
che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani?
47E
se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno
così anche i pagani?
48Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro
celeste.
6 1State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere
ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che
è nei cieli.
2Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te,
come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente.
In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
3Invece, mentre tu fai
l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,
4perché la tua
elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
5E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli
angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In
verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
6Invece, quando tu preghi,
entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il
Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

7Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati
a forza di parole.
8Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali
cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
9Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
10venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
11Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
12e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
13e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
14Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei
cieli perdonerà anche a voi;
15ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre
vostro perdonerà le vostre colpe.
16E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che
assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi
dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa.
17Invece, quando tu digiuni, profùmati
la testa e làvati il volto,
18perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre
tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
19Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano
e dove ladri scassìnano e rubano;
20accumulate invece per voi tesori in cielo, dove
né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano.
21Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
22La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il
tuo corpo sarà luminoso;
23ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà
tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!
24Nessuno può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro,
oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la
ricchezza.
25Perciò io vi dico: non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che
mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita non
vale forse più del cibo e il corpo più del vestito?
26Guardate gli uccelli del cielo: non
séminano e non mietono, né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li
nutre. Non valete forse più di loro?
27E chi di voi, per quanto si preoccupi, può
allungare anche di poco la propria vita?
28E per il vestito, perché vi preoccupate?
Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano.
29Eppure io vi
dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
30Ora,
se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno, non farà
molto di più per voi, gente di poca fede?
31Non preoccupatevi dunque dicendo:
“Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?”.
32Di tutte
queste cose vanno in cerca i pagani. Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete
bisogno.
33Cercate invece, anzitutto, il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste
cose vi saranno date in aggiunta.
34Non preoccupatevi dunque del domani, perché
il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena.

7 1Non giudicate, per non essere giudicati; 2perché con il giudizio con il quale
giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a
voi.
3Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi
della trave che è nel tuo occhio?
4O come dirai al tuo fratello: “Lascia che tolga la
pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nel tuo occhio c’è la trave?
5Ipocrita! Togli prima
la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio
del tuo fratello.
6Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci,
perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
7Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. 8Perché
chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.
9Chi di voi, al
figlio che gli chiede un pane, darà una pietra?
10E se gli chiede un pesce, gli darà
una serpe?
11Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli,
quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele
chiedono!
12Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro:
questa infatti è la Legge e i Profeti.
13Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che
conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano.
14Quanto stretta è la
porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano!
15Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro
sono lupi rapaci!
16Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dagli spini,
o fichi dai rovi?
17Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo
produce frutti cattivi;
18un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un
albero cattivo produrre frutti buoni.
19Ogni albero che non dà buon frutto viene
tagliato e gettato nel fuoco.
20Dai loro frutti dunque li riconoscerete.
21Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma
colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
22In quel giorno molti mi
diranno: “Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo
nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse
compiuto molti prodigi?”.
23Ma allora io dichiarerò loro: “Non vi ho mai conosciuti.
Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!”.
24Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a
un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia.
25Cadde la pioggia,
strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non
cadde, perché era fondata sulla roccia.
26Chiunque ascolta queste mie parole e non
le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla
sabbia.
27Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono
su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
28Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo
insegnamento:
29egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i
loro scribi.

8 1Scese dal monte e molta folla lo seguì. 2Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si
prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».
3Tese la mano e
lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita.
4Poi
Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al
sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro».
5Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e
diceva:
6«Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente».
7Gli disse: «Verrò e lo guarirò». 8Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono
degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà
guarito.
9Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno:
“Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”,
ed egli lo fa».
10Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità
io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande!
11Ora io vi
dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con
Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli,
12mentre i figli del regno saranno
cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti».
13E Gesù disse al
centurione: «Va’, avvenga per te come hai creduto». In quell’istante il suo servo fu
guarito.
14Entrato nella casa di Pietro, Gesù vide la suocera di lui che era a letto con la
febbre.
15Le toccò la mano e la febbre la lasciò; poi ella si alzò e lo serviva.
16Venuta la sera, gli portarono molti indemoniati ed egli scacciò gli spiriti con
la parola e guarì tutti i malati,
17perché si compisse ciò che era stato detto per
mezzo del profeta Isaia:
Egli ha preso le nostre infermità
e si è caricato delle malattie.
18Vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva. 19Allora
uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada».
20Gli
rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il
Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo».
21E un altro dei suoi discepoli gli
disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre».
22Ma Gesù gli
rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».
23Salito sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. 24Ed ecco, avvenne nel mare
un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli
dormiva.
25Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore,
siamo perduti!».
26Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?».
Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
27Tutti, pieni di
stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli
obbediscono?».
28Giunto all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai
sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per
quella strada.
29Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei
venuto qui a tormentarci prima del tempo?».
30A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo;
31e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei
porci». 32Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed
ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque.
33I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e
anche il fatto degli indemoniati.
34Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando
lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.
9 1Salito su una barca, passò all’altra riva e giunse nella sua città. 2Ed ecco, gli
portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al
paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».
3Allora alcuni scribi
dissero fra sé: «Costui bestemmia».
4Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse:
«Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore?
5Che cosa infatti è più facile: dire
“Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”?
6Ma, perché
sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati
– disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua».
7Ed egli si alzò e
andò a casa sua.
8Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a
Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
9Andando via di là, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco
delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
10Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e
peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli.
11Vedendo ciò, i
farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai
pubblicani e ai peccatori?».
12Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno
bisogno del medico, ma i malati.
13Andate a imparare che cosa vuol dire:
Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i
giusti, ma i peccatori».
14Allora gli si avvicinarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i
farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
15E Gesù
disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con
loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno.
16Nessuno mette un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio, perché il rattoppo
porta via qualcosa dal vestito e lo strappo diventa peggiore.
17Né si versa vino
nuovo in otri vecchi, altrimenti si spaccano gli otri e il vino si spande e gli otri
vanno perduti. Ma si versa vino nuovo in otri nuovi, e così l’uno e gli altri si
conservano».
18Mentre diceva loro queste cose, giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e
disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed
ella vivrà».
19Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli.
20Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si
avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello.
21Diceva infatti tra sé: «Se
riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata».
22Gesù si voltò, la vide e
disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu
salvata.
23Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione,
Gesù
24disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo
deridevano.
25Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la
fanciulla si alzò.
26E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.
27Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio
di Davide, abbi pietà di noi!».
28Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù
disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!».
29Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». 30E si
aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo
sappia!».
31Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.
32Usciti costoro, gli presentarono un muto indemoniato. 33E dopo che il
demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore,
dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!».
34Ma i farisei dicevano:
«Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
35Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe,
annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità.
36Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come
pecore che non hanno pastore
. 37Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è
abbondante, ma sono pochi gli operai!
38Pregate dunque il signore della messe,
perché mandi operai nella sua messe!».
10 1Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per
scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità.
2I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea
suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello;
3Filippo e
Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo;
4Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
5Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: «Non andate fra i
pagani e non entrate nelle città dei Samaritani;
6rivolgetevi piuttosto alle pecore
perdute della casa d’Israele.
7Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei
cieli è vicino.
8Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate
i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
9Non procuratevi oro
né argento né denaro nelle vostre cinture,
10né sacca da viaggio, né due tuniche, né
sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
11In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e
rimanetevi finché non sarete partiti.
12Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. 13Se
quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la
vostra pace ritorni a voi.
14Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle
vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri
piedi.
15In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra
sarà trattata meno duramente di quella città.
16Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come
i serpenti e semplici come le colombe.
17Guardatevi dagli uomini, perché vi
consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe;
18e sarete
condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e
ai pagani.
19Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa
direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire:
20infatti non siete voi a
parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
21Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad
accusare i genitori e li uccideranno.
22Sarete odiati da tutti a causa del mio nome.
Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. 23Quando sarete perseguitati in
una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le
città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo.
24Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo
signore;
25è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo
come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più
quelli della sua famiglia!
26Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà
svelato né di segreto che non sarà conosciuto.
27Quello che io vi dico nelle tenebre
voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle
terrazze.
28E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno
potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far
perire nella Geènna e l’anima e il corpo.
29Due passeri non si vendono forse per un
soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro.
30Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. 31Non abbiate dunque paura:
voi valete più di molti passeri!
32Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò
davanti al Padre mio che è nei cieli;
33chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini,
anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli.
34Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a
portare non pace, ma spada.
35Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e
la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; 36e nemici dell’uomo saranno
quelli della sua casa
.
37Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia
più di me, non è degno di me;
38chi non prende la propria croce e non mi segue,
non è degno di me.
39Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà
perduto la propria vita per causa mia, la troverà.
40Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha
mandato.
41Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del
profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
42Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi
piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
11 1Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici
discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.
2Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo,
per mezzo dei suoi discepoli mandò
3a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o
dobbiamo aspettare un altro?».
4Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni
ciò che udite e vedete:
5i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i
lebbrosi sono purificati,
i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il
Vangelo.
6E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!».
7Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle:
«Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?
8Allora,
che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che
vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re!
9Ebbene, che cosa siete andati a
vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. 10Egli è colui del quale
sta scritto:
Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero,
davanti
a te egli preparerà la tua via.
11In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di
Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui.
12Dai
giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i
violenti se ne impadroniscono.
13Tutti i Profeti e la Legge infatti hanno profetato
fino a Giovanni.
14E, se volete comprendere, è lui quell’Elia che deve venire. 15Chi ha
orecchi, ascolti!
16A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno
seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
17“Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”.
18È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. 19È
venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un
beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta
giusta per le opere che essa compie».
20Allora si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior
parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite:
21«Guai a te, Corazìn! Guai a
te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidone fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati
in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero
convertite.
22Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno
trattate meno duramente di voi.
23E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci
sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora!
24Ebbene, io vi dico: nel
giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».
25In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della
terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai
piccoli.
26Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 27Tutto è stato
dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno
conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
28Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
29Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di
cuore,
e troverete ristoro per la vostra vita. 30Il mio giogo infatti è dolce e il mio
peso leggero».
12 1In quel tempo Gesù passò, in giorno di sabato, fra campi di grano e i suoi
discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere delle spighe e a mangiarle.
2Vedendo ciò, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che
non è lecito fare di sabato».
3Ma egli rispose loro: «Non avete letto quello che fece
Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame?
4Egli entrò nella casa di Dio e
mangiarono i pani dell’offerta, che né a lui né ai suoi compagni era lecito mangiare,
ma ai soli sacerdoti.
5O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i
sacerdoti nel tempio vìolano il sabato e tuttavia sono senza colpa?
6Ora io vi dico
che qui vi è uno più grande del tempio. 7Se aveste compreso che cosa significhi:
Misericordia io voglio e non sacrifici, non avreste condannato persone senza
colpa.
8Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
9Allontanatosi di là, andò nella loro sinagoga; 10ed ecco un uomo che aveva
una mano paralizzata. Per accusarlo, domandarono a Gesù: «È lecito guarire in
giorno di sabato?».
11Ed egli rispose loro: «Chi di voi, se possiede una pecora e
questa, in giorno di sabato, cade in un fosso, non l’afferra e la tira fuori?
12Ora, un
uomo vale ben più di una pecora! Perciò è lecito in giorno di sabato fare del bene».
13E disse all’uomo: «Tendi la tua mano». Egli la tese e quella ritornò sana come
l’altra.
14Allora i farisei uscirono e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
15Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li
guarì tutti
16e impose loro di non divulgarlo, 17perché si compisse ciò che era stato
detto per mezzo del profeta Isaia:
18Ecco il mio servo, che io ho scelto;
il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento.
Porrò il mio spirito sopra di lui
e annuncerà alle nazioni la giustizia.
19Non contesterà né griderà
né si udrà nelle piazze la sua voce.
20Non spezzerà una canna già incrinata,
non spegnerà una fiamma smorta,
finché non abbia fatto
trionfare la giustizia;
21nel suo nome spereranno le nazioni.
22In quel tempo fu portato a Gesù un indemoniato, cieco e muto, ed egli lo
guarì, sicché il muto parlava e vedeva.
23Tutta la folla era sbalordita e diceva: «Che
non sia costui il figlio di Davide?».
24Ma i farisei, udendo questo, dissero: «Costui
non scaccia i demòni se non per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni».
25Egli però, conosciuti i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso in se
stesso cade in rovina e nessuna città o famiglia divisa in se stessa potrà restare in
piedi.
26Ora, se Satana scaccia Satana, è diviso in se stesso; come dunque il suo
regno potrà restare in piedi?
27E se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i
vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici.
28Ma, se io scaccio i demòni per mezzo dello Spirito di Dio, allora è giunto a voi il
regno di Dio.
29Come può uno entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi
beni, se prima non lo lega? Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
30Chi non è
con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde.
31Perciò io vi dico: qualunque peccato e bestemmia verrà perdonata agli
uomini, ma la bestemmia contro lo Spirito non verrà perdonata.
32A chi parlerà
contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma a chi parlerà contro lo Spirito Santo,
non sarà perdonato, né in questo mondo né in quello futuro.
33Prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono. Prendete un
albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l’albero.
34Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? La bocca
infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.
35L’uomo buono dal suo buon tesoro
trae fuori cose buone, mentre l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori cose
cattive.
36Ma io vi dico: di ogni parola vana che gli uomini diranno, dovranno
rendere conto nel giorno del giudizio; 37infatti in base alle tue parole sarai
giustificato e in base alle tue parole sarai condannato».
38Allora alcuni scribi e farisei gli dissero: «Maestro, da te vogliamo vedere un
segno».
39Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un
segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta.
40Come
infatti
Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio
dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
41Nel giorno del
giudizio, quelli di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la
condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco,
qui vi è uno più grande di Giona!
42Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si
alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi
confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più
grande di Salomone!
43Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti
cercando sollievo, ma non ne trova.
44Allora dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui
sono uscito”. E, venuto, la trova vuota, spazzata e adorna.
45Allora va, prende con
sé altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora; e l’ultima
condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a
questa generazione malvagia».
46Mentre egli parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano
fuori e cercavano di parlargli.
47Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli
stanno fuori e cercano di parlarti».
48Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse:
«Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?».
49Poi, tendendo la mano verso i suoi
discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli!
50Perché chiunque fa la volontà
del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
13 1Quel giorno Gesù uscì di casa e sedette in riva al mare. 2Si radunò attorno a lui
tanta folla che egli salì su una barca e si mise a sedere, mentre tutta la folla stava sulla
spiaggia.
3Egli parlò loro di molte cose con parabole. E disse: «Ecco, il seminatore uscì
a seminare.
4Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli
e la mangiarono.
5Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta
terra; germogliò subito, perché il terreno non era profondo,
6ma quando spuntò il
sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò.
7Un’altra parte cadde sui rovi, e i rovi
crebbero e la soffocarono.
8Un’altra parte cadde sul terreno buono e diede frutto: il
cento, il sessanta, il trenta per uno.
9Chi ha orecchi, ascolti».
10Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: «Perché a loro parli con
parabole?».
11Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno
dei cieli, ma a loro non è dato.
12Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà
nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha.
13Per
questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non
ascoltano e non comprendono.
14Così si compie per loro la profezia di Isaia che
dice:
Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
15Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!
16Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano.
17In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi
guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo
ascoltarono!
18Voi dunque ascoltate la parabola del seminatore. 19Ogni volta che uno
ascolta la parola del Regno e non la comprende, viene il Maligno e ruba ciò che è
stato seminato nel suo cuore: questo è il seme seminato lungo la strada.
20Quello
che è stato seminato sul terreno sassoso è colui che ascolta la Parola e l’accoglie
subito con gioia,
21ma non ha in sé radici ed è incostante, sicché, appena giunge
una tribolazione o una persecuzione a causa della Parola, egli subito viene meno.
22Quello seminato tra i rovi è colui che ascolta la Parola, ma la preoccupazione del
mondo e la seduzione della ricchezza soffocano la Parola ed essa non dà frutto.
23Quello seminato sul terreno buono è colui che ascolta la Parola e la comprende;
questi dà frutto e produce il cento, il sessanta, il trenta per uno».
24Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un
uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.
25Ma, mentre tutti
dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne
andò.
26Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. 27Allora i
servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: “Signore, non hai seminato del
buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”.
28Ed egli rispose loro: “Un
nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero: “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”.
29“No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa
sradichiate anche il grano.
30Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla
mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la
zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponételo nel mio
granaio”».
31Espose loro un’altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli è simile a un
granello di senape, che un uomo prese e seminò nel suo campo.
32Esso è il più
piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande delle altre piante
dell’orto e diventa un albero, tanto che
gli uccelli del cielo vengono a fare il nido
fra i suoi rami
».
33Disse loro un’altra parabola: «Il regno dei cieli è simile al lievito, che una
donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
34Tutte queste cose Gesù disse alle folle con parabole e non parlava ad esse se
non con parabole,
35perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del
profeta:
Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione
del mondo.
36Poi congedò la folla ed entrò in casa; i suoi discepoli gli si avvicinarono per
dirgli: «Spiegaci la parabola della zizzania nel campo».
37Ed egli rispose: «Colui che
semina il buon seme è il Figlio dell’uomo.
38Il campo è il mondo e il seme buono
sono i figli del Regno. La zizzania sono i figli del Maligno 39e il nemico che l’ha
seminata è il diavolo. La mietitura è la fine del mondo e i mietitori sono gli angeli.
40Come dunque si raccoglie la zizzania e la si brucia nel fuoco, così avverrà alla fine
del mondo.
41Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal
suo regno tutti gli scandali e tutti quelli che commettono iniquità
42e li getteranno
nella fornace ardente
, dove sarà pianto e stridore di denti. 43Allora i giusti
splenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, ascolti!
44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e
lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle
preziose;
46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la
compra.
47Ancora, il regno dei cieli è simile a una rete gettata nel mare, che raccoglie
ogni genere di pesci.
48Quando è piena, i pescatori la tirano a riva, si mettono a
sedere, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi.
49Così sarà alla
fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni
50e li
getteranno nella fornace ardente
, dove sarà pianto e stridore di denti.
51Avete compreso tutte queste cose?». Gli risposero: «Sì». 52Ed egli disse loro:
«Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un
padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche».
53Terminate queste parabole, Gesù partì di là. 54Venuto nella sua patria,
insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli
vengono questa sapienza e i prodigi?
55Non è costui il figlio del falegname? E sua
madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e
Giuda?
56E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte
queste cose?».
57Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un
profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua».
58E lì, a causa della
loro incredulità, non fece molti prodigi.
14 1In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. 2Egli disse
ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha
il potere di fare prodigi!».
3Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in
prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo.
4Giovanni infatti gli
diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!».
5Erode, benché volesse farlo morire, ebbe
paura della folla perché lo considerava un profeta.
6Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e
piacque tanto a Erode
7che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse
chiesto.
8Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di
Giovanni il Battista».
9Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali
ordinò che le venisse data
10e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. 11La sua testa
venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.
12I suoi
discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a
informare Gesù.
13Avendo udito questo, Gesù partì di là su una barca e si ritirò in un luogo
deserto, in disparte. Ma le folle, avendolo saputo, lo seguirono a piedi dalle città.

14Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, sentì compassione per loro e guarì i
loro malati.
15Sul far della sera, gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: «Il luogo è
deserto ed è ormai tardi; congeda la folla perché vada nei villaggi a comprarsi da
mangiare».
16Ma Gesù disse loro: «Non occorre che vadano; voi stessi date loro da
mangiare».
17Gli risposero: «Qui non abbiamo altro che cinque pani e due pesci!».
18Ed egli disse: «Portatemeli qui». 19E, dopo aver ordinato alla folla di sedersi
sull’erba, prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la
benedizione, spezzò i pani e li diede ai discepoli, e i discepoli alla folla.
20Tutti
mangiarono a sazietà, e portarono via i pezzi avanzati: dodici ceste piene.
21Quelli
che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i
bambini.
22Subito dopo costrinse i discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra
riva, finché non avesse congedato la folla.
23Congedata la folla, salì sul monte, in
disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
24La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde:
il vento infatti era contrario.
25Sul finire della notte egli andò verso di loro
camminando sul mare.
26Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono
sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura.
27Ma subito Gesù
parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».
28Pietro allora gli
rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque».
29Ed egli
disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò
verso Gesù.
30Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad
affondare, gridò: «Signore, salvami!».
31E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli
disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
32Appena saliti sulla barca, il
vento cessò.
33Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo:
«Davvero tu sei Figlio di Dio!».
34Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret. 35E la gente del luogo,
riconosciuto Gesù, diffuse la notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati
36e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello. E quanti lo
toccarono furono guariti.
15 1In quel tempo alcuni farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme, si
avvicinarono a Gesù e gli dissero:
2«Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la
tradizione degli antichi? Infatti quando prendono cibo non si lavano le mani!».
3Ed
egli rispose loro: «E voi, perché trasgredite il comandamento di Dio in nome della
vostra tradizione?
4Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre o la
madre sia messo a morte
.
5Voi invece dite: “Chiunque dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei
aiutarti è un’offerta a Dio,
6non è più tenuto a onorare suo padre”. Così avete
annullato la parola di Dio con la vostra tradizione.
7Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo:
8Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
9Invano essi mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini».
10Poi, riunita la folla, disse loro: «Ascoltate e comprendete bene! 11Non ciò che
entra nella bocca rende impuro l’uomo; ciò che esce dalla bocca, questo rende
impuro l’uomo!».
12Allora i discepoli si avvicinarono per dirgli: «Sai che i farisei, a sentire
questa parola, si sono scandalizzati?».
13Ed egli rispose: «Ogni pianta, che non è
stata piantata dal Padre mio celeste, verrà sradicata.
14Lasciateli stare! Sono ciechi
e guide di ciechi. E quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un
fosso!».
15Pietro allora gli disse: «Spiegaci questa parabola». 16Ed egli rispose:
«Neanche voi siete ancora capaci di comprendere?
17Non capite che tutto ciò che
entra nella bocca, passa nel ventre e viene gettato in una fogna?
18Invece ciò che
esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende impuro l’uomo.
19Dal cuore,
infatti, provengono propositi malvagi, omicidi, adultèri, impurità, furti, false
testimonianze, calunnie.
20Queste sono le cose che rendono impuro l’uomo; ma il
mangiare senza lavarsi le mani non rende impuro l’uomo».
21Partito di là, Gesù si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidone. 22Ed ecco, una
donna cananea, che veniva da quella regione, si mise a gridare: «Pietà di me,
Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio».
23Ma egli
non le rivolse neppure una parola. Allora i suoi discepoli gli si avvicinarono e lo
implorarono: «Esaudiscila, perché ci viene dietro gridando!».
24Egli rispose: «Non
sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa d’Israele».
25Ma quella si
avvicinò e si prostrò dinanzi a lui, dicendo: «Signore, aiutami!».
26Ed egli rispose:
«Non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini».
27«È vero, Signore –
disse la donna –, eppure i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola
dei loro padroni».
28Allora Gesù le replicò: «Donna, grande è la tua fede! Avvenga
per te come desideri». E da quell’istante sua figlia fu guarita.
29Gesù si allontanò di là, giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì
si fermò.
30Attorno a lui si radunò molta folla, recando con sé zoppi, storpi, ciechi,
sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì,
31tanto che la
folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli
zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele.
32Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la
folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio
rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino».
33E i discepoli gli
dissero: «Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così
grande?».
34Gesù domandò loro: «Quanti pani avete?». Dissero: «Sette, e pochi
pesciolini».
35Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, 36prese i sette pani e
i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla.
37Tutti
mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.
38Quelli
che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i
bambini.
39Congedata la folla, Gesù salì sulla barca e andò nella regione di
Magadàn.

16 1I farisei e i sadducei si avvicinarono per metterlo alla prova e gli chiesero che
mostrasse loro un segno dal cielo.
2Ma egli rispose loro: «Quando si fa sera, voi
dite: “Bel tempo, perché il cielo rosseggia”;
3e al mattino: “Oggi burrasca, perché il
cielo è rosso cupo”. Sapete dunque interpretare l’aspetto del cielo e non siete
capaci di interpretare i segni dei tempi?
4Una generazione malvagia e adultera
pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona». Li
lasciò e se ne andò.
5Nel passare all’altra riva, i discepoli avevano dimenticato di prendere del
pane.
6Gesù disse loro: «Fate attenzione e guardatevi dal lievito dei farisei e dei
sadducei».
7Ma essi parlavano tra loro e dicevano: «Non abbiamo preso del pane!».
8Gesù se ne accorse e disse: «Gente di poca fede, perché andate dicendo tra voi che
non avete pane?
9Non capite ancora e non ricordate i cinque pani per i cinquemila,
e quante ceste avete portato via?
10E neppure i sette pani per i quattromila, e
quante sporte avete raccolto?
11Come mai non capite che non vi parlavo di pane?
Guardatevi invece dal lievito dei farisei e dei sadducei».
12Allora essi compresero
che egli non aveva detto di guardarsi dal lievito del pane, ma dall’insegnamento dei
farisei e dei sadducei.
13Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli:
«La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?».
14Risposero: «Alcuni dicono
Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti».
15Disse loro:
«Ma voi, chi dite che io sia?».
16Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del
Dio vivente».
17E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né
carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli.
18E io a te dico:
tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non
prevarranno su di essa.
19A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che
legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà
sciolto nei cieli».
20Allora ordinò ai discepoli di non dire ad alcuno che egli era il
Cristo.
21Da allora Gesù cominciò a spiegare ai suoi discepoli che doveva andare a
Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli
scribi, e venire ucciso e risorgere il terzo giorno.
22Pietro lo prese in disparte e si
mise a rimproverarlo dicendo: «Dio non voglia, Signore; questo non ti accadrà
mai».
23Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Va’ dietro a me, Satana! Tu mi sei di
scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!».
24Allora Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuole venire dietro a me,
rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua.
25Perché chi vuole salvare la
propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà.
26Infatti quale vantaggio avrà un uomo se guadagnerà il mondo intero, ma perderà
la propria vita? O che cosa un uomo potrà dare in cambio della propria vita?
27Perché il Figlio dell’uomo sta per venire nella gloria del Padre suo, con i suoi
angeli, e allora
renderà a ciascuno secondo le sue azioni. 28In verità io vi dico: vi
sono alcuni tra i presenti che non moriranno, prima di aver visto venire il Figlio
dell’uomo con il suo regno».

17 1Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e
li condusse in disparte, su un alto monte.
2E fu trasfigurato davanti a loro: il suo
volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce.
3Ed ecco,
apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
4Prendendo la parola,
Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre
capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia».
5Egli stava ancora parlando,
quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube
che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento.
Ascoltatelo».
6All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi
da grande timore.
7Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete».
8Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
9Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di
questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».
10Allora i discepoli gli domandarono: «Perché dunque gli scribi dicono che
prima deve venire Elia?». 11Ed egli rispose: «Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa.
12Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l’hanno riconosciuto; anzi, hanno fatto di lui
quello che hanno voluto. Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera
loro».
13Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
14Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo che gli si gettò
in ginocchio
15e disse: «Signore, abbi pietà di mio figlio! È epilettico e soffre molto;
cade spesso nel fuoco e sovente nell’acqua.
16L’ho portato dai tuoi discepoli, ma non
sono riusciti a guarirlo».
17E Gesù rispose: «O generazione incredula e perversa!
Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo qui da
me».
18Gesù lo minacciò e il demonio uscì da lui, e da quel momento il ragazzo fu
guarito.
19Allora i discepoli si avvicinarono a Gesù, in disparte, e gli chiesero: «Perché
noi non siamo riusciti a scacciarlo?».
20Ed egli rispose loro: «Per la vostra poca
fede. In verità io vi dico: se avrete fede pari a un granello di senape, direte a questo
monte: “Spòstati da qui a là”, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile». [
21]
22Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: «Il Figlio dell’uomo
sta per essere consegnato nelle mani degli uomini
23e lo uccideranno, ma il terzo
giorno risorgerà». Ed essi furono molto rattristati.
24Quando furono giunti a Cafàrnao, quelli che riscuotevano la tassa per il
tempio si avvicinarono a Pietro e gli dissero: «Il vostro maestro non paga la
tassa?».
25Rispose: «Sì». Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: «Che
cosa ti pare, Simone? I re della terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai
propri figli o dagli estranei?».
26Rispose: «Dagli estranei». E Gesù replicò: «Quindi
i figli sono liberi.
27Ma, per evitare di scandalizzarli, va’ al mare, getta l’amo e
prendi il primo pesce che viene su, aprigli la bocca e vi troverai una moneta
d’argento. Prendila e consegnala loro per me e per te».
18 1In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è
più grande nel regno dei cieli?».
2Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo
a loro
3e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i
bambini, non entrerete nel regno dei cieli.
4Perciò chiunque si farà piccolo come
questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. 5E chi accoglierà un solo
bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
6Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli
conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel
profondo del mare.
7Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano
scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo!
8Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da
te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due
piedi essere gettato nel fuoco eterno.
9E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo,
cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo,
anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco.
10Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i
loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. [
11]
12Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce,
non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
13In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le
novantanove che non si erano smarrite.
14Così è volontà del Padre vostro che è nei
cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda.
15Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te
e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello;
16se non ascolterà, prendi
ancora con te una o due persone, perché
ogni cosa sia risolta sulla parola di due o
tre testimoni.
17Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà
neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano.
18In verità io vi dico:
tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che
scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo.
19In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo
per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà.
20Perché
dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro».
21Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette
colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?».
22E Gesù
gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
23Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i
suoi servi.
24Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale
che gli doveva diecimila talenti.
25Poiché costui non era in grado di restituire, il
padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e
così saldasse il debito.
26Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo:
“Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”.
27Il padrone ebbe compassione di
quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.
28Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento
denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”.
29Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti
restituirò”.
30Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non
avesse pagato il debito.
31Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e
andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto.
32Allora il padrone fece
chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel
debito perché tu mi hai pregato.
33Non dovevi anche tu aver pietà del tuo
compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. 34Sdegnato, il padrone lo diede in
mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
35Così anche il
Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio
fratello».
19 1Terminati questi discorsi, Gesù lasciò la Galilea e andò nella regione della
Giudea, al di là del Giordano.
2Molta gente lo seguì e là egli li guarì.
3Allora gli si avvicinarono alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero:
«È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?».
4Egli
rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio
li fece maschio e femmina 5e
disse:
Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due
diventeranno una sola carne
? 6Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque
l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
7Gli domandarono: «Perché
allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e di ripudiarla?».
8Rispose loro:
«Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli;
all’inizio però non fu così.
9Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se
non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio».
10Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla
donna, non conviene sposarsi».
11Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa
parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso.
12Infatti vi sono eunuchi che sono
nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli
uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può
capire, capisca».
13Allora gli furono portati dei bambini perché imponesse loro le mani e
pregasse; ma i discepoli li rimproverarono.
14Gesù però disse: «Lasciateli, non
impedite che i bambini vengano a me; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno
dei cieli».
15E, dopo avere imposto loro le mani, andò via di là.
16Ed ecco, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di
buono per avere la vita eterna?».
17Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è
buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti».
18Gli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio,
non ruberai, non testimonierai il falso,
19onora il padre e la madre e amerai il
prossimo tuo come te stesso
». 20Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho
osservate; che altro mi manca?».
21Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’,
vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni!
Seguimi!».
22Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti
molte ricchezze.
23Gesù allora disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un
ricco entrerà nel regno dei cieli.
24Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi
per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio».
25A queste parole i
discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?».
26Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è
possibile».
27Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo
seguito; che cosa dunque ne avremo?».
28E Gesù disse loro: «In verità io vi dico:
voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua

gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare
le dodici tribù d’Israele.
29Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre,
o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in
eredità la vita eterna.
30Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno
primi.
20 1Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a
giornata lavoratori per la sua vigna.
2Si accordò con loro per un denaro al giorno e
li mandò nella sua vigna.
3Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che
stavano in piazza, disoccupati,
4e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello
che è giusto ve lo darò”.
5Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e
verso le tre, e fece altrettanto.
6Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne
stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”.
7Gli
risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate
anche voi nella vigna”.
8Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i
lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”.
9Venuti
quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro.
10Quando
arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi
ricevettero ciascuno un denaro.
11Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il
padrone
12dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati
come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”.
13Ma il padrone,
rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse
concordato con me per un denaro?
14Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare
anche a quest’ultimo quanto a te:
15non posso fare delle mie cose quello che voglio?
Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”.
16Così gli ultimi saranno primi e i
primi, ultimi».
17Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e
lungo il cammino disse loro:
18«Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio
dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a
morte
19e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e
il terzo giorno risorgerà».
20Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si prostrò
per chiedergli qualcosa.
21Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che
questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo
regno».
22Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice
che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo».
23Ed egli disse loro: «Il mio
calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me
concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
24Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. 25Ma Gesù li
chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse
e i capi le opprimono.
26Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra
voi, sarà vostro servitore
27e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo.
28Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare
la propria vita in riscatto per molti».

29Mentre uscivano da Gerico, una grande folla lo seguì. 30Ed ecco, due ciechi,
seduti lungo la strada, sentendo che passava Gesù, gridarono dicendo: «Signore,
figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
31La folla li rimproverava perché tacessero; ma
essi gridavano ancora più forte: «Signore, figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
32Gesù si fermò, li chiamò e disse: «Che cosa volete che io faccia per voi?». 33Gli
risposero: «Signore, che i nostri occhi si aprano!».
34Gesù ebbe compassione, toccò
loro gli occhi ed essi all’istante ricuperarono la vista e lo seguirono.
21 1Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il
monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli,
2dicendo loro: «Andate nel villaggio
di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e
conduceteli da me.
3E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha
bisogno, ma li rimanderà indietro subito”».
4Ora questo avvenne perché si
compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta:
5Dite alla figlia di Sion:
Ecco, a te viene il tuo re,
mite, seduto su un’asina
e su un puledro, figlio di una bestia da soma
.
6I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù:
7condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a
sedere.
8La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri
tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada.
9La folla che lo precedeva e
quella che lo seguiva, gridava:
«
Osanna al figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Osanna nel più alto dei cieli!
».
10Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e
diceva: «Chi è costui?».
11E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da
Nàzaret di Galilea».
12Gesù entrò nel tempio e scacciò tutti quelli che nel tempio vendevano e
compravano; rovesciò i tavoli dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombe
13e disse loro: «Sta scritto:
La mia casa sarà chiamata casa di preghiera.
Voi invece ne fate un covo di ladri».
14Gli si avvicinarono nel tempio ciechi e storpi, ed egli li guarì. 15Ma i capi dei
sacerdoti e gli scribi, vedendo le meraviglie che aveva fatto e i fanciulli che
acclamavano nel tempio: «Osanna al figlio di Davide!», si sdegnarono,
16e gli
dissero: «Non senti quello che dicono costoro?». Gesù rispose loro: «Sì! Non avete
mai letto:
Dalla bocca di bambini e di lattanti
hai tratto per te una lode?».
17Li lasciò, uscì fuori dalla città, verso Betània, e là trascorse la notte.
18La mattina dopo, mentre rientrava in città, ebbe fame. 19Vedendo un albero
di fichi lungo la strada, gli si avvicinò, ma non vi trovò altro che foglie, e gli disse:
«Mai più in eterno nasca un frutto da te!». E subito il fico seccò.
20Vedendo ciò, i
discepoli rimasero stupiti e dissero: «Come mai l’albero di fichi è seccato in un
istante?».
21Rispose loro Gesù: «In verità io vi dico: se avrete fede e non dubiterete,
non solo potrete fare ciò che ho fatto a quest’albero, ma, anche se direte a questo
monte: “Lèvati e gèttati nel mare”, ciò avverrà.
22E tutto quello che chiederete con
fede nella preghiera, lo otterrete».
23Entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti
e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha
dato questa autorità?».
24Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se
mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo.
25Il battesimo di
Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro
dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete
creduto?”.
26Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti
considerano Giovanni un profeta».
27Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo
sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio
queste cose».
28«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse:
“Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”.
29Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma
poi si pentì e vi andò.
30Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì,
signore”. Ma non vi andò.
31Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?».
Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le
prostitute vi passano avanti nel regno di Dio.
32Giovanni infatti venne a voi sulla via
della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno
creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno
pentiti così da credergli.
33Ascoltate un’altra parabola: c’era un uomo che possedeva un terreno e vi
piantò una vigna. La circondò con una siepe, vi scavò una buca per il torchio e
costruì una torre. La diede in affitto a dei contadini e se ne andò lontano.
34Quando
arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i suoi servi dai contadini a ritirare il
raccolto.
35Ma i contadini presero i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero,
un altro lo lapidarono.
36Mandò di nuovo altri servi, più numerosi dei primi, ma li
trattarono allo stesso modo.
37Da ultimo mandò loro il proprio figlio dicendo:
“Avranno rispetto per mio figlio!”.
38Ma i contadini, visto il figlio, dissero tra loro:
“Costui è l’erede. Su, uccidiamolo e avremo noi la sua eredità!”.
39Lo presero, lo
cacciarono fuori dalla vigna e lo uccisero.
40Quando verrà dunque il padrone della
vigna, che cosa farà a quei contadini?».
41Gli risposero: «Quei malvagi, li farà
morire miseramente e darà in affitto la vigna ad altri contadini, che gli
consegneranno i frutti a suo tempo».
42E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
La pietra che i costruttori hanno scartato
è diventata la pietra d’angolo;
questo è stato fatto dal Signore
ed è una meraviglia ai nostri occhi
?
43Perciò io vi dico: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne
produca i frutti.
44Chi cadrà sopra questa pietra si sfracellerà; e colui sul quale essa
cadrà, verrà stritolato».
45Udite queste parabole, i capi dei sacerdoti e i farisei capirono che parlava di
loro.
46Cercavano di catturarlo, ma ebbero paura della folla, perché lo considerava
un profeta.
22 1Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: 2«Il regno dei cieli è simile a
un re, che fece una festa di nozze per suo figlio.
3Egli mandò i suoi servi a chiamare
gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
4Mandò di nuovo altri servi
con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e
gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”.
5Ma quelli
non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari;
6altri poi
presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero.
7Allora il re si indignò: mandò le sue
truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città.
8Poi disse ai
suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni;
9andate ora
ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”.
10Usciti
per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la
sala delle nozze si riempì di commensali.
11Il re entrò per vedere i commensali e lì
scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale.
12Gli disse: “Amico, come mai sei
entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì.
13Allora il re ordinò ai servi:
“Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di
denti”.
14Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».
15Allora i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come coglierlo
in fallo nei suoi discorsi.
16Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli
erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio
secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a
nessuno.
17Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a
Cesare?».
18Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete
mettermi alla prova?
19Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono
un denaro.
20Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?».
21Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello
che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio».
22A queste parole rimasero
meravigliati, lo lasciarono e se ne andarono.
23In quello stesso giorno vennero da lui alcuni sadducei – i quali dicono che
non c’è risurrezione – e lo interrogarono:
24«Maestro, Mosè disse: Se uno muore
senza figli, suo fratello ne sposerà la moglie e darà una discendenza al proprio
fratello
. 25Ora, c’erano tra noi sette fratelli; il primo, appena sposato, morì e, non
avendo discendenza, lasciò la moglie a suo fratello.
26Così anche il secondo, e il
terzo, fino al settimo.
27Alla fine, dopo tutti, morì la donna. 28Alla risurrezione,
dunque, di quale dei sette lei sarà moglie? Poiché tutti l’hanno avuta in moglie».
29E Gesù rispose loro: «Vi ingannate, perché non conoscete le Scritture e neppure
la potenza di Dio.
30Alla risurrezione infatti non si prende né moglie né marito, ma
si è come angeli nel cielo.
31Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto
quello che vi è stato detto da Dio:
32Io sono il Dio di Abramo, il Dio di Isacco e il
Dio di Giacobbe? Non è il Dio dei morti, ma dei viventi!». 33La folla, udendo ciò,
era stupita dal suo insegnamento.
34Allora i farisei, avendo udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si
riunirono insieme
35e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo
alla prova:
36«Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». 37Gli
rispose: «
Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e
con tutta la tua mente
. 38Questo è il grande e primo comandamento. 39Il secondo
poi è simile a quello:
Amerai il tuo prossimo come te stesso. 40Da questi due
comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
41Mentre i farisei erano riuniti insieme, Gesù chiese loro: 42«Che cosa pensate
del Cristo? Di chi è figlio?». Gli risposero: «Di Davide».
43Disse loro: «Come mai
allora Davide, mosso dallo Spirito, lo chiama Signore, dicendo:
44Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra
finché io ponga i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi
?
45Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?». 46Nessuno era
in grado di rispondergli e, da quel giorno, nessuno osò più interrogarlo.
23 1Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli 2dicendo: «Sulla cattedra di
Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
3Praticate e osservate tutto ciò che vi
dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno.
4Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della
gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
5Tutte le loro opere le
fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le
frange;
6si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle
sinagoghe,
7dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla
gente.
8Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi
siete tutti fratelli.
9E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno
solo è il Padre vostro, quello celeste.
10E non fatevi chiamare “guide”, perché uno
solo è la vostra Guida, il Cristo.
11Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; 12chi
invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato.
13Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti alla
gente; di fatto non entrate voi, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono
entrare. [
14]
15Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che percorrete il mare e la terra per fare
un solo prosèlito e, quando lo è divenuto, lo rendete degno della Geènna due volte
più di voi.
16Guai a voi, guide cieche, che dite: “Se uno giura per il tempio, non conta
nulla; se invece uno giura per l’oro del tempio, resta obbligato”.
17Stolti e ciechi!
Che cosa è più grande: l’oro o il tempio che rende sacro l’oro?
18E dite ancora: “Se
uno giura per l’altare, non conta nulla; se invece uno giura per l’offerta che vi sta
sopra, resta obbligato”.
19Ciechi! Che cosa è più grande: l’offerta o l’altare che rende
sacra l’offerta?
20Ebbene, chi giura per l’altare, giura per l’altare e per quanto vi sta
sopra; 21e chi giura per il tempio, giura per il tempio e per Colui che lo abita. 22E chi
giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi è assiso.
23Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta,
sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la
giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza
tralasciare quelle.
24Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello!
25Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del
piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza.
26Fariseo cieco, pulisci
prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!
27Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati:
all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume.
28Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di
ipocrisia e di iniquità.
29Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e
adornate i sepolcri dei giusti,
30e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri,
non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”.
31Così
testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti.
32Ebbene, voi
colmate la misura dei vostri padri.
33Serpenti, razza di vipere, come potrete
sfuggire alla condanna della Geènna?
34Perciò ecco, io mando a voi profeti, sapienti e scribi: di questi, alcuni li
ucciderete e crocifiggerete, altri li flagellerete nelle vostre sinagoghe e li
perseguiterete di città in città;
35perché ricada su di voi tutto il sangue innocente
versato sulla terra, dal sangue di Abele il giusto fino al sangue di Zaccaria, figlio di
Barachia, che avete ucciso tra il santuario e l’altare.
36In verità io vi dico: tutte
queste cose ricadranno su questa generazione.
37Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono
stati mandati a te, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia
raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!
38Ecco, la vostra casa è
lasciata a voi deserta!
39Vi dico infatti che non mi vedrete più, fino a quando non
direte:
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!».
24 1Mentre Gesù, uscito dal tempio, se ne andava, gli si avvicinarono i suoi
discepoli per fargli osservare le costruzioni del tempio.
2Egli disse loro: «Non
vedete tutte queste cose? In verità io vi dico: non sarà lasciata qui pietra su pietra
che non sarà distrutta».
3Al monte degli Ulivi poi, sedutosi, i discepoli gli si avvicinarono e, in
disparte, gli dissero: «Di’ a noi quando accadranno queste cose e quale sarà il
segno della tua venuta e della fine del mondo».
4Gesù rispose loro: «Badate che nessuno vi inganni! 5Molti infatti verranno
nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”, e trarranno molti in inganno.
6E
sentirete di guerre e di rumori di guerre. Guardate di non allarmarvi, perché deve
avvenire, ma non è ancora la fine.
7Si solleverà infatti nazione contro nazione e
regno contro regno; vi saranno carestie e terremoti in vari luoghi:
8ma tutto questo
è solo l’inizio dei dolori.

9Allora vi abbandoneranno alla tribolazione e vi uccideranno, e sarete odiati
da tutti i popoli a causa del mio nome.
10Molti ne resteranno scandalizzati, e si
tradiranno e odieranno a vicenda.
11Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno
molti;
12per il dilagare dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti. 13Ma chi avrà
perseverato fino alla fine sarà salvato.
14Questo vangelo del Regno sarà annunciato
in tutto il mondo, perché ne sia data testimonianza a tutti i popoli; e allora verrà la
fine.
15Quando dunque vedrete presente nel luogo santo l’abominio della
devastazione
, di cui parlò il profeta Daniele – chi legge, comprenda –, 16allora
quelli che sono in Giudea fuggano sui monti,
17chi si trova sulla terrazza non scenda
a prendere le cose di casa sua,
18e chi si trova nel campo non torni indietro a
prendere il suo mantello.
19In quei giorni guai alle donne incinte e a quelle che
allattano!
20Pregate che la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato. 21Poiché vi sarà
allora una tribolazione grande, quale non vi è mai stata dall’inizio del mondo fino
ad ora, né mai più vi sarà.
22E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuno si
salverebbe; ma, grazie agli eletti, quei giorni saranno abbreviati.
23Allora, se qualcuno vi dirà: “Ecco, il Cristo è qui”, oppure: “È là”, non
credeteci;
24perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno grandi segni e
miracoli, così da ingannare, se possibile, anche gli eletti.
25Ecco, io ve l’ho predetto.
26Se dunque vi diranno: “Ecco, è nel deserto”, non andateci; “Ecco, è in casa”,
non credeteci.
27Infatti, come la folgore viene da oriente e brilla fino a occidente,
così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.
28Dovunque sia il cadavere, lì si
raduneranno gli avvoltoi.
29Subito dopo la tribolazione di quei giorni,
il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce,
le stelle cadranno
dal cielo
e le potenze dei cieli saranno sconvolte.
30Allora comparirà in cielo il segno del Figlio dell’uomo e allora si batteranno
il petto tutte le tribù della terra, e vedranno
il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del
cielo
con grande potenza e gloria. 31Egli manderà i suoi angeli, con una grande
tromba, ed essi raduneranno i suoi eletti dai quattro venti, da un estremo all’altro
dei cieli.
32Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa
tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina.
33Così anche voi: quando
vedrete tutte queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
34In verità io vi
dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga.
35Il cielo e la
terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
36Quanto a quel giorno e a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli del cielo né il
Figlio, ma solo il Padre.
37Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.
38Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano,
prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca,
39e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche
la venuta del Figlio dell’uomo.
40Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà
portato via e l’altro lasciato. 41Due donne macineranno alla mola: una verrà portata
via e l’altra lasciata.
42Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà.
43Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte
viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
44Perciò anche voi
tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo.
45Chi è dunque il servo fidato e prudente, che il padrone ha messo a capo dei
suoi domestici per dare loro il cibo a tempo debito?
46Beato quel servo che il
padrone, arrivando, troverà ad agire così!
47Davvero io vi dico: lo metterà a capo di
tutti i suoi beni.
48Ma se quel servo malvagio dicesse in cuor suo: “Il mio padrone
tarda”,
49e cominciasse a percuotere i suoi compagni e a mangiare e a bere con gli
ubriaconi,
50il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a
un’ora che non sa,
51lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli
ipocriti: là sarà pianto e stridore di denti.
25 1Allora il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade
e uscirono incontro allo sposo.
2Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3le
stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio;
4le sagge invece,
insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi.
5Poiché lo sposo
tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
6A mezzanotte si alzò un grido:
“Ecco lo sposo! Andategli incontro!”.
7Allora tutte quelle vergini si destarono e
prepararono le loro lampade.
8Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro
olio, perché le nostre lampade si spengono”.
9Le sagge risposero: “No, perché non
venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
10Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che
erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa.
11Più tardi
arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore,
aprici!”.
12Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”. 13Vegliate dunque,
perché non sapete né il giorno né l’ora.
14Avverrà infatti come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi
servi e consegnò loro i suoi beni.
15A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un
altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì. Subito
16colui che aveva
ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque.
17Così anche
quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due.
18Colui invece che aveva
ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del
suo padrone.
19Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i
conti con loro.
20Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri
cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho
guadagnati altri cinque”.
21“Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –,
sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo
padrone”.
22Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore,
mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”.
23“Bene, servo
buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere
su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
24Si presentò infine anche colui
che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che
mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso.
25Ho avuto paura e
sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”. 26Il padrone
gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e
raccolgo dove non ho sparso;
27avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e
così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse.
28Toglietegli dunque il talento,
e datelo a chi ha i dieci talenti.
29Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà
nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha.
30E il servo
inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”.
31Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui,
siederà sul trono della sua gloria.
32Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli.
Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre,
33e
porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
34Allora il re dirà a quelli che
saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il
regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo,
35perché ho avuto fame e mi
avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi
avete accolto,
36nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e
siete venuti a trovarmi”.
37Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti
abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo
dato da bere?
38Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo
e ti abbiamo vestito?
39Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo
venuti a visitarti?”.
40E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che
avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
41Poi dirà
anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco
eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli,
42perché ho avuto fame e non mi
avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere,
43ero straniero e
non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi
avete visitato”.
44Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto
affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo
servito?”.
45Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non
avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
46E se ne
andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
26 1Terminati tutti questi discorsi, Gesù disse ai suoi discepoli: 2«Voi sapete che
fra due giorni è la Pasqua e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere
crocifisso».
3Allora i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si riunirono nel palazzo del
sommo sacerdote, che si chiamava Caifa,
4e tennero consiglio per catturare Gesù
con un inganno e farlo morire.
5Dicevano però: «Non durante la festa, perché non
avvenga una rivolta fra il popolo».
6Mentre Gesù si trovava a Betània, in casa di Simone il lebbroso, 7gli si
avvicinò una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo molto
prezioso, e glielo versò sul capo mentre egli stava a tavola.
8I discepoli, vedendo
ciò, si sdegnarono e dissero: «Perché questo spreco?
9Si poteva venderlo per molto
denaro e darlo ai poveri!».
10Ma Gesù se ne accorse e disse loro: «Perché infastidite
questa donna? Ella ha compiuto un’azione buona verso di me.
11I poveri infatti li
avete sempre con voi, ma non sempre avete me.
12Versando questo profumo sul
mio corpo, lei lo ha fatto in vista della mia sepoltura.
13In verità io vi dico:
dovunque sarà annunciato questo Vangelo, nel mondo intero, in ricordo di lei si
dirà anche ciò che ella ha fatto».
14Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti
15e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono
trenta monete d’argento.
16Da quel momento cercava l’occasione propizia per
consegnarlo.
17Il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero:
«Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?».
18Ed egli
rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è
vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”».
19I discepoli fecero come aveva
loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
20Venuta la sera, si mise a tavola con i Dodici. 21Mentre mangiavano, disse:
«In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».
22Ed essi, profondamente rattristati,
cominciarono ciascuno a domandargli: «Sono forse io, Signore?».
23Ed egli rispose:
«Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà.
24Il Figlio
dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo dal quale il Figlio
dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!».
25Giuda, il
traditore, disse: «Rabbì, sono forse io?». Gli rispose: «Tu l’hai detto».
26Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo
spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse: «Prendete, mangiate: questo è il mio
corpo».
27Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti,
28perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono
dei peccati.
29Io vi dico che d’ora in poi non berrò di questo frutto della vite fino al
giorno in cui lo berrò nuovo con voi, nel regno del Padre mio».
30Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 31Allora Gesù
disse loro: «Questa notte per tutti voi sarò motivo di scandalo. Sta scritto infatti:
Percuoterò il pastore
e saranno disperse le pecore del gregge
.
32Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea». 33Pietro gli disse: «Se
tutti si scandalizzeranno di te, io non mi scandalizzerò mai».
34Gli disse Gesù: «In
verità io ti dico: questa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte».
35Pietro gli rispose: «Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò». Lo
stesso dissero tutti i discepoli.
36Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai
discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado là a pregare».
37E, presi con sé Pietro e i
due figli di Zebedeo, cominciò a provare tristezza e angoscia.
38E disse loro: «La
mia anima è triste
fino alla morte; restate qui e vegliate con me». 39Andò un poco
più avanti, cadde faccia a terra e pregava, dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi
via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!».
40Poi venne
dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro: «Così, non siete stati capaci
di vegliare con me una sola ora?
41Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione.
Lo spirito è pronto, ma la carne è debole».
42Si allontanò una seconda volta e pregò
dicendo: «Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si
compia la tua volontà».
43Poi venne e li trovò di nuovo addormentati, perché i loro
occhi si erano fatti pesanti.
44Li lasciò, si allontanò di nuovo e pregò per la terza
volta, ripetendo le stesse parole.
45Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro: «Dormite
pure e riposatevi! Ecco, l’ora è vicina e il Figlio dell’uomo viene consegnato in
mano ai peccatori.
46Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino».
47Mentre ancora egli parlava, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui
una grande folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli anziani
del popolo.
48Il traditore aveva dato loro un segno, dicendo: «Quello che bacerò, è
lui; arrestatelo!».
49Subito si avvicinò a Gesù e disse: «Salve, Rabbì!». E lo baciò.
50E Gesù gli disse: «Amico, per questo sei qui!». Allora si fecero avanti, misero le
mani addosso a Gesù e lo arrestarono.
51Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù
impugnò la spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un
orecchio.
52Allora Gesù gli disse: «Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti
quelli che prendono la spada, di spada moriranno.
53O credi che io non possa
pregare il Padre mio, che metterebbe subito a mia disposizione più di dodici
legioni di angeli?
54Ma allora come si compirebbero le Scritture, secondo le quali
così deve avvenire?».
55In quello stesso momento Gesù disse alla folla: «Come se
fossi un ladro siete venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno sedevo nel
tempio a insegnare, e non mi avete arrestato.
56Ma tutto questo è avvenuto perché
si compissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e
fuggirono.
57Quelli che avevano arrestato Gesù lo condussero dal sommo sacerdote Caifa,
presso il quale si erano riuniti gli scribi e gli anziani.
58Pietro intanto lo aveva
seguito, da lontano, fino al palazzo del sommo sacerdote; entrò e stava seduto fra i
servi, per vedere come sarebbe andata a finire.
59I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una falsa testimonianza
contro Gesù, per metterlo a morte;
60ma non la trovarono, sebbene si fossero
presentati molti falsi testimoni. Finalmente se ne presentarono due,
61che
affermarono: «Costui ha dichiarato: “Posso distruggere il tempio di Dio e
ricostruirlo in tre giorni”».
62Il sommo sacerdote si alzò e gli disse: «Non rispondi
nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?».
63Ma Gesù taceva. Allora il
sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il
Cristo, il Figlio di Dio».
64«Tu l’hai detto – gli rispose Gesù –; anzi io vi dico:
d’ora innanzi vedrete il
Figlio dell’uomo
seduto alla destra della Potenza
e
venire sulle nubi del cielo».
65Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato!
Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia;
66che ve ne pare?». E quelli risposero: «È reo di morte!».
67Allora gli sputarono in faccia e lo percossero; altri lo schiaffeggiarono,
68dicendo: «Fa’ il profeta per noi, Cristo! Chi è che ti ha colpito?».
69Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una giovane serva gli si
avvicinò e disse: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!».
70Ma egli negò davanti a tutti
dicendo: «Non capisco che cosa dici».
71Mentre usciva verso l’atrio, lo vide un’altra
serva e disse ai presenti: «Costui era con Gesù, il Nazareno».
72Ma egli negò di
nuovo, giurando: «Non conosco quell’uomo!».
73Dopo un poco, i presenti si
avvicinarono e dissero a Pietro: «È vero, anche tu sei uno di loro: infatti il tuo
accento ti tradisce!».
74Allora egli cominciò a imprecare e a giurare: «Non conosco
quell’uomo!». E subito un gallo cantò.
75E Pietro si ricordò della parola di Gesù, che
aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori,
pianse amaramente.
27 1Venuto il mattino, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero
consiglio contro Gesù per farlo morire.
2Poi lo misero in catene, lo condussero via e
lo consegnarono al governatore Pilato.
3Allora Giuda – colui che lo tradì –, vedendo che Gesù era stato condannato,
preso dal rimorso, riportò le trenta monete d’argento ai capi dei sacerdoti e agli
anziani,
4dicendo: «Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente». Ma quelli
dissero: «A noi che importa? Pensaci tu!».
5Egli allora, gettate le monete d’argento
nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi.
6I capi dei sacerdoti, raccolte le
monete, dissero: «Non è lecito metterle nel tesoro, perché sono prezzo di sangue».
7Tenuto consiglio, comprarono con esse il «Campo del vasaio» per la sepoltura
degli stranieri.
8Perciò quel campo fu chiamato «Campo di sangue» fino al giorno
d’oggi.
9Allora si compì quanto era stato detto per mezzo del profeta Geremia: E
presero trenta monete d’argento, il prezzo di colui che a tal prezzo fu valutato
dai
figli d’Israele,
10e le diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il
Signore
.
11Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore lo interrogò
dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Tu lo dici».
12E mentre i capi dei
sacerdoti e gli anziani lo accusavano, non rispose nulla.
13Allora Pilato gli disse:
«Non senti quante testimonianze portano contro di te?».
14Ma non gli rispose
neanche una parola, tanto che il governatore rimase assai stupito.
15A ogni festa, il governatore era solito rimettere in libertà per la folla un
carcerato, a loro scelta.
16In quel momento avevano un carcerato famoso, di nome
Barabba.
17Perciò, alla gente che si era radunata, Pilato disse: «Chi volete che io
rimetta in libertà per voi: Barabba o Gesù, chiamato Cristo?».
18Sapeva bene infatti
che glielo avevano consegnato per invidia.
19Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire: «Non avere a
che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto turbata per causa
sua».
20Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e
a far morire Gesù.
21Allora il governatore domandò loro: «Di questi due, chi volete
che io rimetta in libertà per voi?». Quelli risposero: «Barabba!».
22Chiese loro
Pilato: «Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?». Tutti risposero: «Sia
crocifisso!».
23Ed egli disse: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridavano più
forte: «Sia crocifisso!».
24Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese
dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo: «Non sono responsabile di
questo sangue. Pensateci voi!».
25E tutto il popolo rispose: «Il suo sangue ricada su
di noi e sui nostri figli».
26Allora rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver
fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
27Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli
radunarono attorno tutta la truppa.
28Lo spogliarono, gli fecero indossare un
mantello scarlatto,
29intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli
misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo

deridevano: «Salve, re dei Giudei!». 30Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la
canna e lo percuotevano sul capo.
31Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello
e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo.
32Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo
costrinsero a portare la sua croce.
33Giunti al luogo detto Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», 34gli diedero
da bere vino mescolato con fiele. Egli lo assaggiò, ma non ne volle bere.
35Dopo
averlo crocifisso,
si divisero le sue vesti, tirandole a sorte. 36Poi, seduti, gli
facevano la guardia.
37Al di sopra del suo capo posero il motivo scritto della sua
condanna: «Costui è Gesù, il re dei Giudei».
38Insieme a lui vennero crocifissi due
ladroni, uno a destra e uno a sinistra.
39Quelli che passavano di lì lo insultavano, scuotendo il capo 40e dicendo: «Tu,
che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio
di Dio, e scendi dalla croce!».
41Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli
anziani, facendosi beffe di lui dicevano:
42«Ha salvato altri e non può salvare se
stesso! È il re d’Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui.
43Ha confidato in
Dio
; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: “Sono Figlio di Dio”!».
44Anche i ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo.
45A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio.
46Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lemà sabactàni?», che significa:
«
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». 47Udendo questo, alcuni dei
presenti dicevano: «Costui chiama Elia».
48E subito uno di loro corse a prendere
una spugna, la inzuppò di aceto, la fissò su una canna e gli dava da bere.
49Gli altri
dicevano: «Lascia! Vediamo se viene Elia a salvarlo!».
50Ma Gesù di nuovo gridò a
gran voce ed emise lo spirito.
51Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra
tremò, le rocce si spezzarono,
52i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che
erano morti, risuscitarono.
53Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione,
entrarono nella città santa e apparvero a molti.
54Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del
terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano:
«Davvero costui era Figlio di Dio!».
55Vi erano là anche molte donne, che osservavano da lontano; esse avevano
seguito Gesù dalla Galilea per servirlo.
56Tra queste c’erano Maria di Màgdala,
Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedeo.
57Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatea, chiamato Giuseppe;
anche lui era diventato discepolo di Gesù.
58Questi si presentò a Pilato e chiese il
corpo di Gesù. Pilato allora ordinò che gli fosse consegnato.
59Giuseppe prese il
corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito
60e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si
era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all’entrata del
sepolcro, se ne andò.
61Lì, sedute di fronte alla tomba, c’erano Maria di Màgdala e
l’altra Maria.
62Il giorno seguente, quello dopo la Parasceve, si riunirono presso Pilato i capi
dei sacerdoti e i farisei,
63dicendo: «Signore, ci siamo ricordati che quell’impostore,
mentre era vivo, disse: “Dopo tre giorni risorgerò”.
64Ordina dunque che la tomba
venga vigilata fino al terzo giorno, perché non arrivino i suoi discepoli, lo rubino e
poi dicano al popolo: “È risorto dai morti”. Così quest’ultima impostura sarebbe

peggiore della prima!». 65Pilato disse loro: «Avete le guardie: andate e assicurate la
sorveglianza come meglio credete».
66Essi andarono e, per rendere sicura la tomba,
sigillarono la pietra e vi lasciarono le guardie.
28 1Dopo il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e
l’altra Maria andarono a visitare la tomba.
2Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un
angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a
sedere su di essa.
3Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve.
4Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte.
5L’angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il
crocifisso.
6Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo
dove era stato deposto.
7Presto, andate a dire ai suoi discepoli: “È risorto dai morti,
ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete”. Ecco, io ve l’ho detto».
8Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero
a dare l’annuncio ai suoi discepoli.
9Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse:
«Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono.
10Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che
vadano in Galilea: là mi vedranno».
11Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e
annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto.
12Questi allora si
riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di
denaro ai soldati,
13dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e
l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”.
14E se mai la cosa venisse all’orecchio del
governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione».
15Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo
racconto si è divulgato fra i Giudei fino ad oggi.
16Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva
loro indicato.
17Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. 18Gesù si
avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra.
19Andate
dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo,
20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato.
Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».


Home Page | bibbia vecchio testamento | bibbia nuovo testamento | a' livella | Mappa del sito


Menu di sezione:


Torna ai contenuti | Torna al menu